Oggi il Senato ha approvato il disegno di legge n. 1892.
Presto verrà pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge delega che incarica il Governo di riordinare, semplificare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico.
Da quando
La legge delega il Governo ad adottare entro dodici mesi uno o più decreti legislativi per riordinare la materia.
Tuttavia, secondo recenti dichiarazioni del Premier Draghi, l’assegno unico verrà erogato a partire dal 1 luglio 2021
Cos’è
L’assegno unico, come suggerisce il nome, sostituirà tutte le attuali misure a sostegno della genitorialità, in particolare le detrazioni per figli a carico e l’assegno familiare.
Sarà cumulabile col reddito di cittadinanza.
Verrà erogato con versamento di denaro oppure tramite una detrazione di imposta.
La quota verrà quantificata in maniera progressiva, in proporzione al reddito e agli indicatori ISEE.
Può essere erogato dal settimo mese di gravidanza fino al 21esimo anno di età del figlio, ma con dei limiti. Infatti, il figlio maggiorenne deve frequentare un percorso formativo (tirocinio, università, etc) oppure svolgere un’attività lavorativa limitata. Sarà il Governo a fissare il tetto massimo del suo reddito annuo. Su richiesta, il figlio potrà ricevere l’assegno direttamente nel suo conto.
Genitori separati
L’articolo 1, comma 2, lettera f del disegno di legge prevede che in caso di genitori separati l’assegno spetta, in mancanza di accordo, al genitore affidatario. Aggiunge poi:
Nel caso di affidamento congiunto o condiviso l’assegno, in mancanza di accordo, è ripartito in misura pari tra i genitori.
La nuova normativa segna quindi una profonda differenza rispetto all’assegno familiare.
Quest’ultimo, infatti, secondo un indirizzo della Cassazione riconfermato anche dai Tribunali di merito, spetta al genitore collocatario salvo diverso accordo.
Affidamento e collocamento sono due concetti diversi.
L’affidamento, infatti, è relativo all’esercizio della responsabilità genitoriale (la vecchia potestà genitoriale), che, di regola, a seguito della riforma del 2013, spetta a entrambi i genitori.
Il collocamento riguarda, invece, il genitore presso il quale il figlio trascorre più tempo.
Buongiorno,
sono separata dal 2017 e gli assegni famigliari li ha sempre percepiti il mio ex anche se il genitore collocatario sono io (tra l’altro è anche residente da me)
Gli assegni li avrei potuti avere anche io? Si possono avere al 50%?
Grazie per le informazioni
Saluti
Gent.ma sig.ra Laura,
Salvo che il provvedimento di separazione non disponga diversamente, lei ha diritto a percepire gli arretrati degli assegni familiari in quanto, sebbene li percepisca l’altro genitore che è lavoratore dipendente e può farne domanda, gli assegni familiari spettano al genitore collocatario, che convive col figlio. Pertanto il suo ex dovrebbe girare a lei queste somme.
Infatti, ai sensi dell’art. 211 legge n. 151 del 1975, il coniuge cui sono affidati i figli ha diritto a percepire gli assegni familiari; a seguito della riforma del 2006, che ha imposto la regola dell’affidamento condiviso, la giurisprudenza ha interpretato la norma nel senso di destinare gli assegni al genitore che convive coi figli.
Cordialmente,
SF
buon giorno avvocato…invece adesso con assegno unico rimane tutto uguale o si puo chiedere il 50 per cento?anche se percepiva la mia ex gli assegni familiari?grazie
Gent.mo sig. Angelo
Sì, può fare direttamente domanda all’INPS indicando i suoi dati e quelli della sua ex compagna affinchè ciascuno percepisca il 50%
Salve ho 2 figli di cui uno vive con me da febbraio e l’altra vive con sua madre la madre dei miei figli percepisce entrambi gli assegni unici dei ragazzi e non vuole togliere le sue credenziali per farmi avere il mio che mi spetta di diritto assegno unico e detrazioni a carico appunto del figlio che vive com me cosa. Posso fare?
Gentilissimo
Le consiglio di rivolgersi direttamente all’INPS che, per legge, deve corrispondere l’importo per metà a ciascun genitore, cosicchè lei, se l’affidamento è condiviso per entrambi i figli, dovrebbe percepire la metà dell’AUF sia di suo figlio che di sua figlia. Come ho scritto nel post il collocamento prevalente (ossia il fatto che un figlio vive con lei e l’altro con la madre) non influisce
Cordialmente
SF
Buongiorno,
sono separata dal 2017 e gli assegni famigliari li ha sempre percepiti il mio ex anche se il genitore collocatario sono io (tra l’altro è anche residente da me)
Gli assegni li avrei potuti avere anche io? Si possono avere al 50%?
Grazie per le informazioni
Saluti
Quindi il padre che pur nell’ambito di un affidamento condiviso non si è mai visto ,percepirà una parte degli assegni indirizzati a quei figli dei quali non si è mai preoccupato.Il principio di convivenza era la soluzione più reale e non la solita falsa moralità.Quale dei due Isee verrà preso in considerazione visto che si parla di due nuclei familiari diversi ?
Gentile Chiara,
La percezione non è automatica, occorrerà fare una domanda all’INPS, in tale sede il richiedente presenterà il proprio ISEE ed eventualmente l’assegno verrà diviso a metà o in misura proporzionale tra i richiedenti. Purtroppo attualmente non sono chiare le modalità della procedura perché non sono ancora stati pubblicati i relativi decreti. Secondo le ultime indiscrezioni verrà approvato un “decreto ponte” per regolamentare l’assegno da luglio a dicembre 2021 valido provvisoriamente solo per chi attualmente non ha accesso all’assegno familiare. Per i lavoratori dipendenti che percepiscono l’assegno pare che rimarrà tutto uguale fino all’anno prossimo.
Cosa succede se non viene fatta richiesta di passaggio dall’assegno familiare all’assegno unico? Nel caso di genitori separati con redditi molto diversi, è estremamente poco equo. Grazie
Gentile Emma,
Per la risposta bisognerà attendere le nuove norme.
La normativa attuale prevede una forma provvisoria di assegno unico in vigore da Luglio a Dicembre 2021 destinato solo a chi non può usufruire dell’assegno familiare, ossia chi non è lavoratore dipendente.
Usufruiranno di questo assegno provvisorio sostanzialmente disoccupati, lavoratori autonomi, imprenditori, professionisti etc., quindi non si pone per loro alcun problema di passaggio dall’assegno familiare all’assegno unico.
Gent.ma avv. Flore,
sono papà di due bambini.
Sono un lavoratore autonomo.
Sto affrontando una separazione giudiziale.
Attualmente i miei figli sono collocati presso la mamma.
Abbiamo entrambi la responsabilità genitoriale sospesa ed i figli sono affidati ai servizi sociali.
Verso mensilmente un assegno di mantenimento in favore dei miei figli e corrispondo gli alimenti alla mia ex.
Secondo il Suo parere avrei comunque i requisiti per presentare la domanda per l’assegno unico o verrebbe respinta?
Grazie
Gent.mo Alessandro
Purtroppo questa è proprio una delle questioni tutt’ora discusse in Senato, in sede di conversione del decreto legge. Tra i dossier consegnati al Senato si invita infatti a chiarire “se la domanda […] possa in ogni caso essere presentata anche da un genitore che non sia titolare di affidamento o potestà sul minore.” Questo riguarda proprio i casi come il suo, dove nonostante l’affidamento ai servizi, i minori siano collocati dai genitori che ne sostengono le spese di mantenimento.
Per il momento, nell’attesa che il Parlamento approvi la legge di conversione, la invito a consultare la sezione INPS dedicata all’assegno unico al seguente link https://www.inps.it/prestazioni-servizi/assegno-temporaneo-figli-minori
Cordialmente
Avv. Stefania Flore
La ringrazio.
Gentilissima.
Buongiorno, sono separato con figlio minore affido condiviso collocazione presso la madre. Essendo percettore del Reddito di cittadinanza mi chiedevo se devo fare domanda o meno. Inps dice che chi percepisce il Reddito in automatico avra’ l’accredito sulla carta ma come fanno a sapere che non c’e’ stato un accordo con la madre e che mi spetterebbe il 50%?
Grazie
Sono uno dei tanti separati Italiliano anche se i miei figli vivono con la madre, l’accordo di separazione consensuale con condivisione dei figli, prevede che amnedue gli assegni per i figli restimo a me. Oracon il muovo assegno universalr cosa succederà ? Gli assegni continueranno a far parte del mio reddito oppure verra divisi al 50% tra me e la mua ex ???
Gent.mo sig. Raimondo
Nel suo caso, conformemente alla volontà delle parti risultante dall’accordo di separazione, la quale, ove non si modifichino le condizioni reddituali, è irrevocabile, l’assegno resterà interamente a lei
fanno sempre leggi senza ragionare, chi deve fare la domanda e l’isee è cumilativo?
Gentile Giuliana
La domanda viene presentata da entrambi i genitori, che dovranno indicare il c/c di uno solo o di entrambi, a seconda degli accordi. Una recente circolare dell’INPS ha chiarito che in mancanza di sottoscrizione digitale di entrambi i genitori verrà ricevuta solo la metà. Per approfondimenti vedi https://www.ilsole24ore.com/art/assegno-unico-i-figli-cosa-succede-se-dei-genitori-non-firma-AEQFER3
L’ISEE è cumulativo, comunque dal 2022 si può presentare anche senza ISEE indicando i dati corrispondenti. Per informazioni si veda la nuova circolare dell’agenzia delle entrate https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/documents/20143/4079125/Informativa+AUU+dipendenti+e+autonomi.pdf/b388d817-d3eb-ffcb-2ae1-a1dbb3478d97
Buongiorno,
sono separato dal pochi mesi, ottobre 2021. L’assegno che mi arriva per i miei figli io lo dò interamente alla loro mamma (oltre alla parte mia per i bambini, a partecipare al 50% delle spese straordinarie ed a dare a lei dei soldi quando lei non lavora) in quanto mi era stato detto che l’assegno per i figli spetta al genitore dove i bambini vivono maggiormente. Innanzitutto: questo è vero? (siamo in affidamento condiviso io e la mamma dei bambini).
Altra domanda: con il nuovo assegno unico, cosa cambia? L’assegno unico spetta per legge a lei poichè i bambini vivono maggiormente da lei (in due settimane stanno 5 notti da me e 9 dalla mamma) o in realtà per legge spetta comunque anche a me?
Gentilissimo Michele,
Il punto che lei chiede è proprio l’oggetto dell’articolo che ho scritto e che commenta: la differenza tra i due assegni è proprio questa, mentre l’assegno familiare del lavoratore era destinato al genitore collocatario, per legge l’assegno unico è destinato ad entrambi, secondo il criterio non più del collocamento ma dell’affidamento
Buonasera avvocato, ero convivente dal quale ho avuto una bambina che attualmente ha 11 anni,ora mia figlia sta con la madre con affidamento condiviso verso interamente l’assegno unico a lei apparte il mantenimento. Ora io mi chiedo dovrei dargli la metà oppure per intero?? Lei non fa domanda perché i suoi isee sono alti e quindi li fa comodo il mio di 175 euro
Potre avere un risposta?? La ringrazio
Gentilissimo
Per legge l’assegno unico spetta al 50% a ciascun affidatario del minore, pertanto lei avrebbe diritto a trattenere il 50% dell’assegno unico essendovi un affido congiunto. Tuttavia bisogna verificare se vi sono diverse disposizioni nel provvedimento giudiziale che ha regolato i rapporti tra lei e la sua ex compagna
Cordialmente
SF
Buonasera la ringrazio per la sua risposta, in sostanza per un po’ di tempo siamo andati con accordi tra noi , poi abbiamo cercato di farli con gli avvocati ma non ci siamo riusciti e quindi ora faremo decidere al giudice, quindi io nonostante ci sia una guerra faccio il mio dovere e mi chiedevo se darlo tutto oppure metà assegno oppure ancora farla anche lei la domanda così l’INPS divide già gli importi ??